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  • Trovato l'accordo in Consiglio di amministrazione sull'assetto e sul funzionamento del Fondo
  • Principali beneficiarie del Fondo di garanzia paneuropeo saranno le piccole e medie imprese di tutta l'UE

Il 26 maggio il Consiglio di amministrazione della Banca europea per gli investimenti (BEI) ha raggiunto un accordo sull'assetto e sul modus operandi del nuovo Fondo di garanzia paneuropeo, creato per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia di COVID-19. La creazione del Fondo aveva ottenuto l'avallo del Consiglio europeo il 23 aprile scorso nel quadro di un pacchetto complessivo di misure di risposta messo a punto dall'UE per contrastare gli effetti della pandemia di COVID-19.

Tutti i 27 Stati membri dell'Unione sono stati invitati a contribuire alla dotazione del Fondo di garanzia paneuropeo di 25 miliardi di €, proporzionalmente alle rispettive quote di capitale nella BEI. L'operatività del Fondo è subordinata alla firma, da parte di un gruppo di Stati membri che rappresentino almeno il 60% del capitale della BEI, dei rispettivi accordi di contributo e alla creazione di un Comitato dei contribuenti, che avrà il compito di decidere sul ricorso alla garanzia. Tutte le operazioni del Fondo saranno soggette alle disposizioni applicate dal Gruppo BEI, incluse quelle contenute nella nuova Politica di finanziamento nel settore energetico approvata nel 2019.

I contributi degli Stati membri al Fondo si realizzeranno sotto forma di garanzie, e potranno comprendere un versamento iniziale. Le garanzie copriranno le perdite subite nel quadro delle operazioni sostenute dal Fondo. Le eventuali perdite saranno a carico degli Stati membri partecipanti, proporzionalmente ai rispettivi contributi nel Fondo. In un primo momento il Fondo approverà le operazioni fino alla fine del 2021, ma gli Stati membri hanno la facoltà di decidere un'eventuale proroga. Il Fondo consentirà al Gruppo BEI di potenziare il sostegno alle imprese europee, con particolare riferimento a quelle piccole e medie, attraverso la mobilitazione di un importo che arriverà a mobilitare fino a 200 miliardi di € di finanziamenti aggiuntivi.

Il Fondo di garanzia paneuropeo finanzierà le imprese che, pur mostrando prospettive di solidità nel lungo termine, si trovano in difficoltà a causa della crisi attuale. Almeno il 65% dei finanziamenti sarà riservato alle PMI. Una quota massima del 23% andrà alle imprese con almeno 250 dipendenti, mentre per quanto riguarda le imprese con un organico superiore ai 3 000 dipendenti troveranno applicazione apposite restrizioni. Una quota massima del 5% dei finanziamenti potrà interessare le imprese del settore pubblico e gli enti che operano nel settore della sanità o della ricerca medica, oppure che forniscono servizi essenziali nell'ambito della crisi sanitaria. Un'altra quota pari al 7% dei finanziamenti del Fondo di garanzia paneuropeo potrà essere assegnata al sostegno delle PMI e delle mid-cap sotto forma di capitale di rischio, di capitale per la crescita e di venture debt.

"Il danno economico causato dalla pandemia di COVID-19 è di giorno in giorno sempre più visibile agli occhi di tutti: centinaia di migliaia di piccole e medie imprese europee lottano per la sopravvivenza. Il Fondo di garanzia paneuropeo è una risposta tempestiva e mirata alle loro pressanti esigenze, che integra gli sforzi nazionali in atto da parte degli Stati membri", ha affermato il Presidente della BEI Werner Hoyer. "Siamo grati agli Stati membri per la fiducia che hanno riposto in noi in quanto banca dell'UE. Lavoreremo assiduamente con gli istituti nazionali per garantire alle imprese un rapido accesso proprio alla forma di aiuto di cui hanno bisogno."

Oltre a istituire e a gestire il Fondo di garanzia paneuropeo, il Gruppo BEI sta anche attuando le misure di emergenza annunciate nel marzo scorso, dirette a rimodulare le finalità delle garanzie esistenti per aiutare le imprese dell'UE a superare le conseguenze della crisi.  La prima misura, varata dal FEI il 6 aprile scorso, è diretta ad offrire apposite garanzie, sostenute dall'UE, per contenere l'impatto causato dalla pandemia, mettendo a disposizione 8 miliardi di € di finanziamenti alle PMI e mid-cap di tutta Europa.

Inoltre, il Gruppo BEI si avvale di strumenti finanziari esistenti, condivisi con la Commissione europea – in primis il prodotto "InnovFin a sostegno della lotta alle malattie infettive" – per finanziare progetti volti ad arrestare la diffusione del Coronavirus, a trovare una cura e a sviluppare un vaccino. Il Gruppo BEI sosterrà misure di emergenza dirette a finanziare il potenziamento urgente delle infrastrutture e il fabbisogno di dispositivi e attrezzature in campo sanitario, attingendo ai prestiti quadro esistenti oppure agli importi non erogati di progetti sanitari in corso. La riserva attuale dei progetti del Gruppo BEI nel settore sanitario ammonta a circa 6 miliardi di €.

Per maggiori informazioni sugli aiuti offerti dalla BEI e dal FEI:

Fact sheet: The Pan-European Guarantee Fund in response to COVID-19