Con l'Italia che cresce: il nuovo Piano Strategico di CDP

Con l'Italia che cresce: il nuovo Piano Strategico di CDP

Alla Conferenza stampa presentato il Piano Strategico 2022-2024 focalizzato su investimenti sostenibili, inclusivi e di impatto per la crescita dell’Italia

Puntare a una crescita sostenibile dell’economia, colmare i ritardi del Paese e individuare le priorità di azione, essere vicino a territori e imprese, adottare politiche settoriali per i finanziamenti basate su selettività e rispetto dei criteri ESG.

Sono questi gli obiettivi e strumenti del Piano Strategico 2022-2024 di CDP, approvato oggi dal Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, e illustrato dal Presidente Giovanni Gorno Tempini e dell’Amministratore Delegato Dario Scannapieco nella Conferenza stampa di presentazione, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e del Presidente dell’Acri Francesco Profumo.

Il Piano ha individuato quattro grandi sfide da affrontare per contribuire concretamente al rilancio dell’economia italiana nel prossimo triennio: cambiamento climatico e tutela dell’ecosistema, crescita inclusiva e sostenibile, ripensamento delle filiere produttive, digitalizzazione e innovazione.

A queste sfide corrispondono dieci campi di intervento per CDP, che baserà il proprio impegno sul rispetto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo sostenibile, intercettando anche molte delle missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Nel dettaglio, la strategia operativa si basa su tre grandi pilastri trasformativi, che impatteranno in modo trasversale l’attività di CDP:

  1. Analisi strategica e settoriale per l’adozione di specifiche politiche di finanziamento e investimento (policy). Tali policy saranno una guida ex-ante alle decisioni e permetteranno la misurazione ex-post dell’impatto, in termini sociali, economici e ambientali grazie all’introduzione di un nuovo modello di funzionamento.
  2. Rafforzamento dell’advisory e della gestione di fondi pubblici, nazionali ed europei, soprattutto a beneficio della pubblica amministrazione (PA), e con l’intento di orientare gli investimenti verso progetti di qualità.
  3. Ruolo di CDP come Istituto di Promozione e Sviluppo attraverso l’offerta di strumenti finanziari a disposizione di imprese e PA, con una forte azione rivolta alla cooperazione internazionale e alla finanza per lo sviluppo, che dovrà essere addizionale e complementare rispetto alle altre forme di finanziamento disponibili, inclusiva e non divisiva nei confronti del mercato.

Nel complesso, nell’arco del prossimo triennio CDP impegnerà risorse per 65 miliardi di euro (+5% sul periodo precedente), attirando 63 miliardi da terzi (+27%) e attivando nel complesso investimenti per 128 miliardi (+14%). Una crescita che sarà costante nell’arco del Piano e che punta a generare un forte impatto a livello economico e sociale, con effetti positivi concreti e tangibili per imprese, pubblica amministrazione e famiglie.

Sfide e obiettivi che potranno essere raggiunti solo con il contributo delle persone. Per questo, il nuovo Piano Strategico ha individuato i cinque principi che guideranno la cultura CDP nel prossimo triennio (competenze, inclusione, ambiente, integrità e impatto), per promuovere la parità di genere, creare un ambiente di lavoro sempre più aperto e inclusivo e rafforzare il coinvolgimento delle persone e delle comunità.

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